Numerosi anni prima.
Il giovane Frank uscì dalla chiesa di padre Peter, e lentamente si diresse
verso casa sua. Salutò Stan, l'uomo degli hot dog, Marilisa, la vecchia
portinaia di uno stabile semi diroccato, Luis, il magnaccio della zona, tanto
gentile da non sembrare tale, e tutti gli altri che incontrava lungo la
strada, e che lui conosceva bene. Poi si infilò nell'oscuro vicoletto che lo
avrebbe condotto di fronte casa sua.
- Ciao Frank! - disse una voce che veniva da una porticina davanti a lui.
Frank indietreggio lentamente, riconoscendo la voce.
E infatti Billy Willington uscì alla luce, minacciandolo con un pugno.
- Maledetto spione, sei andato a spifferare tutto a padre Peter, vero?
- Io... no, non...
Billy lo colpì nello stomaco, facendolo cadere a terra sulle ginocchia.
- Stai zitto, stupido ragazzino! Soffri in silenzio!
E gli rifilò un calcione all'altezza dei reni, facendolo cadere a terra fra
le lacrime di dolore. Poi sorrise e si allontanò.
Per Frank Castle rivedere quello sguardo fu una vera sorpresa. Non lo
rivedeva da quando, ancora quattordicenne, andò via con la madre,
abbandonando il padre al suo destino, che si sarebbe avverato qualche giorno
dopo con il suo suicidio. Ed ora se lo ritrova davanti, nella possibilità di
potersi finalmente vendicare dei numerosi torti subiti in gioventù. Ma in
questo momento c'era un altro problema: 4 ragazzi, tutti emaciati e pieni di
buchi di proiettili, ma misteriosamente in piedi, si stavano avvicinando a
lui, e la breve frase rivoltagli da McRonald non sembrava di buon auspicio
per lui. Si distrasse per un attimo, e così Terminatore, o meglio Billy
Willington, la scalciò via da lui. Fece una capriola e si appoggio su un
ginocchio. Billy stava rialzandosi e la sua mano era già protesa verso
il mitra a qualche metro da lui, mentre fra lui e la sua arma c'era una di
quelle strane creature. Si lanciò in corsa verso di essa, caricando il destro
e colpendola con tutta la forza possibile. Un simile colpo avrebbe fatto
indietreggiare di un paio di metri un uomo mediamente robusto, ma quell'esile
uomo, così scheletrico e apparentemente privo di forze, rimase al suo posto,
limitandosi a roteare il capo e a rigirarlo per fissare Frank Castle.
- Ma che... - esclamò, prima che il suo avversario lo colpì con il taglio
della mano alla base sinistra del collo.
Imprecò, cadendo sulle ginocchia e coprendosi la parte colpita. Con la coda
dell'occhio vide che Billy aveva afferrato l'arma e gliela stava
puntando contro. Rapidamente si inclinò sulla sua destra, facendo una
capriola ed evitando contemporaneamente il pugno della misteriosa creatura
che aveva di fronte indirizzato al suo cranio, che giudicò abbastanza forte
da sfondarglielo, e la raffica di mitra, che ebbe però il meritò di spezzare
il braccio dell'invasato.
Ma non ci fu nessuna smorfia di dolore, nessun urlo, anzi si mosse
immediatamente verso di lui con una inaspettata rapidità. Frank fece un'altra
capriola, evitando l'ennesima raffica di mitra e infilandosi di corsa nel
corridoio davanti a lui.
- Maledizione! Questo non porta a nessuna uscita! -imprecò, mentre sentiva lo
scalpicciare dei passi dei suoi inseguitori.
Altrove.
Il cielo azzurro si rifletteva sulle cupole e sui torrioni immacolati della
città. Figure alate solcavano il cielo, infilandosi nei portici o nelle finestre
che costellavano le enormi strutture. Su uno spiazzo due figure alate,
ammantate di una lunga tunica bianca, stavano discutendo animatamente.
- Sei sicuro che il supremo Noidolos abbia detto questo? - chiese la prima,
dai corti capelli biondi e dall'atteggiamento vagamente effeminato.
- L'ho sentito con le mie orecchie, Argotes! - rispose l'altro, dalla lunga
barba bianca.
- Maestro, se le cose stanno così non c'è speranza per il nostro fratello!
Il vecchio lo fissò con uno sguardo carico di severità.
- Non dire sciocchezze! Il nostro piano va avanti, nonostante quello che sta
per avvenire!
Il giovane rimase in silenzio, e l'anziano incalzò.
- Inoltre la nostra cara pedina chiamata Frank Castle sta per avvicinarsi
all'obbiettivo della nostra missione!
Argotes si affacciò al parapetto e rimase qualche secondo in silenzio, a
pensare.
- Comunque quello che sta per avvenire ci permetterà di controllarlo
ulteriormente!
Il vecchio lo fissò con uno sguardo carico di interrogativi.
- Cosa intendi dire?
Il giovane sorrise.
- Sarà divertente, vedrai... - disse, mentre si avvicinava al vecchio,
parlandogli a bassa voce.
Frank Castle si sentiva nudo. Non perchè gli mancassero i vestiti, ma perchè
era privo di armi, inseguito da quattro indemoniati e da Billy Willington,
una persona che non vedeva da moltissimi anni, e che era tornato per
minacciare la sua vita.
Sorrise all'idea che nel giro di pochi giorni aveva rincontrato in maniera
rocambolesca due parti della sua giovinezza. Una raffica di mitra alla sua
destra lo riportò al presente. Balzò in una stanza, mentre alle sue spalle
Terminatore lo scherniva.
- Ah! Ah! Ah! E' bello rivederti Frank Castle! Sarà più bello vederti a
pezzi, perchè così ti ridurranno questi miei nuovi amici!
Il Punitore rimase qualche attimo soprapensiero, cercando di trovare una
soluzione adeguata al suo problema.
In quel momento due Troni
apparvero davanti a lui.
- Perchè usi quelle armi
terrestri, quando da noi hai avuto il dono delle armi divine?
- Ho ammesso di avere
degli obblighi verso di voi, che però adempirò a modo mio... non voglio altri
favori di cui sdebitarmi!
Le creature rimasero in
silenzio per qualche secondo, poi fecero un cenno di assenso e svanirono.
Ricordò la sua morte,
l'intervento del suo "angelo custode", la sua resurrezione, il
dono. Non ha mai amato troppo questa cosa, ma sarebbe ipocrita da parte sua
morire senza aver usato questa extrema-ratio. Sorrise mentre incrociava le
braccia, abbassandole verso la cintura e estraendo magicamente dal nulla due
splendide mitragliette. Il suo sorriso si fece ancora più tagliente. Uscì
dalla stanza con le armi spianate, sparando verso il primo di quegli uomini e
scaraventandolo contro il muro alle sue spalle e colpendolo ripetutamente
alla testa, fino a fargli schizzare le cervella sul muro. Gli altri rimasero
fermi per qualche secondo, poi come delle furie si scaraventarono su Frank
Castle, che fece un balzo verso dietro sparando come un forsennato. I proiettili
colpirono i tre, ma solo uno fu colpito al volto, che venne maciullato
facendolo cadere a terra privo di vita. Gli altri due furono su di lui. Come
una furia uno di loro, che sembrava un vecchio barbone, gli colpi la mano
destra facendogli cadere l'arma. Frank urlò per il dolore che il colpo gli
aveva causato, e replicò con un colpo al volto del calcio dell'altra
mitraglietta, cavandogli un occhio. L'altro lo colpì allo stomaco, facendolo
piegare in due, per poi cercare di colpirlo col gomito alla base del collo,
ma Frank fu più rapido, scansandosi di lato e puntando la canna del mitra
alla base del collo, facendogliela così saltare. L'altro si avvento sulla sua
gamba, tirandogli un profondo morso. Frank urlò, puntò l'arma alla tempia del
suo avversario e si accinge a sparare, ma un colpo gli trapassò la
spalla facendogli cadere l'arma e finire a terra. Imprecò silenziosamente per
essersi dimenticato di Billy Willington. La strana creatura risalì lungo il
suo corpo, afferrandogli il collo con una mano e sorridendogli. La mancanza
di un occhio rendeva il suo sorriso ancora più grottesco.
- Sarà un piacere vederti morire per mano di una specie di zombie, Frankie! -
lo schernì Terminatore.
Frank cercò di dimenarsi, mentre il respiro cominciava a mancargli, riuscendo
ad infilare una gamba all'altezza del basso ventre. La tirò leggermente
indietro, per farla scattare di colpo, ma lo strangolatore non sussultò
nemmeno. Allora infilò la mano dietro la sua schiena, mentre l'ossigeno
cominciava a giungere sempre meno al suo cervello, fece apparire un fucile a
canne mozze e lo appoggiò suo petto. L'altro si fermò per un attimo per
fissare l'arma.
- Fottiti! - sibilò a denti stretti, prima di premere il grilletto e di
spappolargli il torace, uccidendolo.
Poi puntò l'arma verso Billy, che rimase un attimo basito prima di infilarsi
dentro una stanza, evitando il colpo di fucile. Frank si rialzò bestemmiando
a fil di voce per il dolore alla gamba, per via del morso, e alla spalla
bucata, andandosi a nascondere dietro un pilastro.
- Da dove cazzo è uscito quel fucile? - imprecò Terminatore.
Il Punitore sorrise.
- Se te lo dicessi non mi crederesti! - disse.
- Te lo vorrei chiedere a quattrocchi, ma sta arrivando la polizia e ti devo
lasciare! - disse.
Ci fu un "click" e Frank vide rotolare una granata davanti a lui.
Fece un balzo repentino dietro una porta poco prima che la granata
esplodesse.
- Maledetto bastardo! - esclamò, dirigendosi zoppicante verso il montacarichi
da cui era salito.
Raggiunse il parcheggio e silenziosamente uscì fuori, infilandosi nel
camioncino e fuggendo via.
Un'oretta dopo, nella base
del Regno.
- E così Billy Willington è tornato! - concluse padre Peter.
- Si, e la cosa non mi ha stupito più di tanto.
- Perchè mai?!
- Non è la prima volta che ombre del passato ritornano nel mio presente, enon
sarà l'ultima! Dopotutto anche tu sei tornato dal mio passato, no?
Padre Peter annuì, mentre Frank si fasciava la gamba.
New Jersey.
Una macchina lussuosa si infilò in un capannone. La porta si aprì e Kenny McRonald
uscì dal suo interno. Prontamente due uomini in camice bianco uscirono da una
botola, andandogli a stringere la mano.
- Siamo onorati di averla qui, signore! - disse uno di loro.
- Immagino! - rispose freddamente - Dobbiamo traslocare al più presto. Com'è
la situazione?
- La sintesi è ad un buon 90%. Contiamo di finire tutto entro una settimana e
di iniziare a metterla sul mercato!
I tre riscesero nella botola e attraversarono uno stanzone pieno di strumenti
elettronici e chimici e altri tecnici.
- Vi do 3 giorni per chiudere la sintesi, dopo dobbiamo trasferirci!
I due dottori si fissarono preoccupati, poi uno di loro annuì.
- Si può fare! - disse - Ma perchè siete così preoccupato?
Kenny si fermò davanti ad un cilindro pieno di uno strano liquido azzurro e
vischioso.
- Lo rivogliono! - rispose, fissando il cilindro.
Osservandolo meglio ci si accorgerebbe che all'interno del cilindro c'è una
figura umana... dotata di ali!
Note: e così l'identità
di Terminatore è stata svelata! Per sapere quando è apparso la prima volta
andatevi a rileggere PUNISHER #3 di Ermanno Ferretti, dove appare sia lui che
padre Peter. E quindi non posso far a meno di ringraziare il mio predecessore
per aver creato questi due personaggi affinchè potessi usarne e abusarse. Ed ora:
ANNUNCIAZIONE! ANNUNCIAZIONE! Come evrete notato è iniziato Inferno2, e anche
Frank Castle avrà il suo bel dafare con demoni e cottilions, ma per far
questo il prossimo episodio di PUNISHER lo potrete leggere a Gennaio, nella
seconda parte della saga, dove vi annuncio che ci sarà uno stravolgimento
epocale nella vita del nostro giustiziere preferito, roba da scrivere
"nulla sarà più come prima", ma non lo scrivo, non vi preoccupato.
Ops, ma l'ho scritto... vabbè, come non detto. BUONA LETTURA!
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